Blog di servizio gratuito per la comunicazione in Arte

giovedì 5 giugno 2025

Artisti 5+1

La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella sala di via Ippolito Nievo 10, il prossimo Sabato 7 giugno alle ore 18.00, inaugura la mostra collettiva “ARTISTI 5+1”. Alle pareti sarà possibile ammirare le opere di Biagio Battaglia, Cibi, Enrico Ratti, Alessandra Scarpari, Mario Vitale e al centro della sala saranno collocate alcune sculture dell’artista Carlo Zoli.Curata da Arianna Sartori, l’esposizione, che presenta una selezione di opere di ciascun Artista invitato, resterà aperta al pubblico fino al 26 giugno 2025 con orario: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, Domenica chiuso.Per informazioni: tel. 0376.324260, info@ariannasartori.eu



venerdì 23 maggio 2025

C’Arte - Sara Montani | Miriam Selvetti

MADE4ART è lieto di presentare presso la propria sede in Via Ciovasso 17 a Milano, nel cuore di Brera, "C’Arte", mostra bipersonale delle artiste Sara Montani e Miriam Selvetti a cura di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni


A confrontarsi e dialogare all’interno di questo particolare progetto espositivo sono le opere di due autrici che hanno fatto della sperimentazione sulle tecniche e tramite differenti linguaggi artistici uno dei tratti distintivi della loro ricerca. Protagonista della mostra è la carta, come supporto, ma anche elemento d’arte in sé, per accogliere e contenere il colore, il segno, il lavoro del torchio abilmente guidato da mano d’artista; fanno eccezione nell’allestimento alcuni lavori tridimensionali in raku, integrando a livello materico la proposta espositiva. 

Sara Montani fa ricorso al monotipo e al monoprint, ai colori ad olio per raccontare il suo universo di poesia e intime corrispondenze, nel quale fanno la loro comparsa riferimenti alla storia dell’arte e alla musica classica, elementi figurativi in un contesto d’astrazione; per Miriam Selvetti sono l’intervento pittorico, l’acquaforte e l’acquatinta, la maniera allo zucchero su carta a mano le tecniche privilegiate attraverso le quali l’astrazione dà vita ad armoniche ed eleganti composizioni dove l’emozione e il sentimento si manifestano trasmettendosi all’osservatore. La carta come terreno di confronto per due artiste di grande talento, accomunate da una visione positiva del mondo, delicata e nel contempo ricca di forza vitale. 

L’inaugurazione di "C’Arte" è prevista per martedì 10 giugno 2025 dalle ore 18 alle 21; a partire dall’11 giugno sarà visitabile su appuntamento negli orari di apertura della sede, dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 18. L’opening della mostra è stato fissato in concomitanza con la terza edizione di ARTI in Via Ciovasso, iniziativa che ogni anno coinvolge studi professionali, esercizi, locali e ristoranti di questa suggestiva e storica via nel cuore di Brera, che saranno lieti di accogliere i visitatori martedì 10 giugno dalle ore 18 alle 21. 


Sara Montani | Miriam Selvetti. C’Arte 

a cura di Elena Amodeo, Vittorio Schieroni 

 

10 - 24 giugno 2025 

Inaugurazione martedì 10 giugno ore 18 - 21 

Dall’11 giugno la mostra sarà visitabile a ingresso gratuito, su appuntamento negli orari di apertura della sede: martedì - venerdì 10 - 18 

Si invita a verificare sempre sul sito Internet e i social network di MADE4ART eventuali aggiornamenti sugli orari e le modalità di accesso allo spazio 


ARTI in Via Ciovasso 

martedì 10 giugno dalle ore 18 alle 21 


MADE4ART 

Spazio, comunicazione e servizi per l’arte e la cultura 

Via Ciovasso 17, 20121 Milano, Italia | Brera District 

Fermate metropolitana Lanza, Cairoli, Montenapoleone 

www.made4art.it, info@made4art.it, +39.02.23663618

mercoledì 14 maggio 2025

Piero Guccione. Nato per la pittura


L’Archivio Piero Guccione, in occasione del 90° anniversario della nascita dell’artista (1935-2018), presenta il libro Piero Guccione. Nato per la pittura, trascrizione fedele della lunga intervista radiofonica andata in onda il 10 gennaio 1993 nel programma di Rai Radio3 «Paesaggio con figure - Testimoni ed interpreti del nostro tempo».

Il volume, edito da Allemandi Editore, è introdotto dai testi della Prof.ssa Elena Pontiggia e del conduttore dell’epoca Michele Gulinucci.

Piero Guccione era un artista che non amava apparire in pubblico e tanto meno parlare di sé; quindi, ospitarlo negli studi di Rai Radio3, fu un momento unico e raro. Nella lunga trasmissione, rigorosamente in diretta e condotta da Michele Gulinucci, sono intervenuti i critici d’arte Lorenza Trucchi e Guido Giuffrè, oltre a due grandi personalità del mondo della cultura italiana, Gesualdo Bufalino e Giovanni Testori, che sarebbe scomparso qualche mese più tardi.

Il titolo del volume Nato per la pittura riprende un’affermazione pronunciata da Lorenza Trucchi durante il programma. Infatti, leggere oggi quei dialoghi è come varcare la porta di un laboratorio sigillato. Con tono colloquiale, a tratti estemporaneo, Guccione abbandona la sua proverbiale riservatezza e ci guida all’interno della sua pittura: la necessità di «inventarsi, giorno per giorno», affinché quell’emozione, provata dai suoi occhi e filtrata dalla mente, si faccia nuovamente chiara sulla tela; l’esigenza di dipingere in studio e non all’aperto per non cadere nel rischio del vedutismo; la sfida nel dipingere il movimento nell’immobilità del mare; la sua avventura nel tentare di rendere il quadro una pura emozione, staccandosi dal naturalismo.

Le parole sono accompagnate da un ricco apparato iconografico comprensivo di 49 immagini tra fotografie e opere pittoriche, attraverso cui si può ripercorrere la faticosa «avventura» di Guccione nel piccolo universo di una pittura dipinta intesa ancora con i mezzi tradizionali: «col pennello, col colore, con i problemi di cento anni fa dove, a volte, si ha l’impressione di essere veramente dei Don Chisciotte, cioè di utilizzare lo scudo e la lancia in un tempo in cui ci sono i missili».

All’emozione della lettura e della visione si aggiunge anche quella dell’ascolto. Tramite QR Code si possono infatti riascoltare alcuni estratti del contenuto originale della lunga trasmissione radiofonica: le testimonianze di stima ed affetto di Bufalino e Testori e i due colloqui en plein air con Guccione registrati nel dicembre del 1992 sulla spiaggia di Sampieri (Scicli) e nell’amato studio di Quartarella (Modica).

La trascrizione presentata in volume è tratta dalla replica del programma trasmessa il 28 agosto 1993, conservata presso l’archivio di Rai Teche.

L’Archivio Piero Guccione, per celebrare i 90 anni dalla nascita dell’artista ha in programma anche la mostra Piero Guccione e Leonardo Sciascia. Cronaca pittorica di un’amicizia che si inaugura il 24 maggio presso il Convento del Carmine di Marsala.

In mostra saranno una cinquantina di opere del maestro di Scicli introdotte dalle prefazioni scritte da Sciascia per alcune mostre e pubblicazioni di Guccione negli anni Settanta e Ottanta. Ad animare il percorso espositivo, sono poi una dozzina di lettere autografe selezionate dal ricco carteggio fra i due autori che ne documentano i sentimenti di stima e la profonda amicizia.


PIERO GUCCIONE - Nato per la pittura

con testi di Elena Pontiggia e Michele Gulinucci

Allemandi Editore

4 giugno 2025

ore 18.30

Gallerie d'Italia - Milano 


Intervengono

Paola Guccione

Elena Pontiggia e Michele Gulinucci

Modera

Matteo Galbiati

 


Maria Chiara Salvanelli | Press Office & Communication

Maria Chiara Salvanelli | Email mariachiara@salvanelli.it - Cell + 39 3334580190

Maria Grazia Fantini | Email mariagrazia@salvanelli.it - Cell +39 3485444533

giovedì 1 maggio 2025

Il mondo fuori, il mondo dentro

MADE4ART è lieto di presentare presso la propria sede in Via Ciovasso 17 nel cuore di Brera, il quartiere dell’arte nel centro di Milano, la mostra " Il mondo fuori, il mondo dentro " di un ristretto nucleo di artisti fotografi selezionati dalla curatrice Gigliola Foschi: Pier Paolo Fassetta, Sergio Finesso, Gabriele Gentile, Fausto Meli, Nicola Ughi


In un allestimento giocato su richiami o armonici contrasti, i lavori di questi cinque autori focalizzano l’attenzione sul rapporto tra ambiente naturale e luoghi dell’uomo, tempo e spazio, tra contesto esteriore e dimensione interiore. Come scrive Gigliola Foschi nel testo critico dedicato alla mostra, «Pier Paolo Fassetta strappa, taglia e ricompone le sue fotografie fino a creare collage dove i paesaggi di montagna divengono inediti territori, aperti a imprevedibili viaggi dell’immaginario; Fausto Meli crea piccoli e lievi origami che, in un’atmosfera sospesa, dialogano ora con una natura nordica ora con spazi storici» per farci riflettere sul sempre più problematico rapporto con il nostro ecosistema. Nicola Ughi ritrae vedute «dove il mare assume una consistenza fluida e immobile e dove sembrano poter accadere piccoli eventi magici, come quello di una barca a vela che sembra triplicarsi all’orizzonte», mentre Gabriele Gentile descrive «luoghi dove il tempo sembra essersi fermato e, proprio in quegli spazi corrosi dall’abbandono, la fotografia, con il suo potere di fissare il visibile in uno scatto, diventa una sorta di incantesimo che li preserva dall’oblio, da ulteriori decadimenti». Sergio Finesso, infine, osserva «con cura cose silenziose che emergono dal fondo di cassetti rimasti chiusi per anni, fotografandoli uno dopo l’altro in modo frontale e riproducendoli, con millimetrica precisione, nelle loro reali dimensioni» donando visibilità alle cose così come sono e in tal modo salvandole dall’oblio e dall’indifferenza.Il mondo fuori, il mondo dentro, scatti che delineano il mondo, nella sua vastità come nella sua più profonda correlazione con l’essere umano. 


Concludendo sempre con le parole di Gigliola Foschi: «le fotografie degli autori di questa mostra vanno controcorrente: non scattano con rapidità e distrazione usando i cellulari, non modificano nulla tramite l’Intelligenza Artificiale. Alcuni intervengono con strappi o creazioni manuali, altri usano la fotografia per le sua possibilità di “fissare il tempo” e di presentarsi come una “traccia della realtà”: una fotografia che documenta senza alcuna proiezione interpretativa anche perché – in alcuni casi – la si lascia agire con tempi lunghi di posa, come se fosse “lei” a vedere e non il fotografo».

La mostra "Il mondo fuori, il mondo dentroè accessibile dal 14 maggioal 3 giugno 2025 con opening mercoledì 14 maggio dalle ore 18 alle 20; per i giorni successivi apertura al pubblico il lunedì dalle ore 15 alle 18, dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 18 e il sabato dalle ore 15 alle 18. Il 2 giugno è prevista la chiusuradello spazio.



Il mondo fuori, il mondo dentro

a cura di Gigliola Foschi 

Pier Paolo Fassetta, Sergio Finesso, Gabriele Gentile, Fausto Meli, Nicola Ughi 


14maggio- 3 giugno 2025

Opening mercoledì 14maggioore 18 - 20

Dal15 maggiola mostra è visitabile su appuntamento negli orari di apertura della sede: 

lunedì ore 15 - 18, martedì - venerdì ore 10 - 18, sabato ore 15 - 18

Si invita a verificare sempre sul sito Internet e i social network di MADE4ART 

eventuali aggiornamenti sugli orari e le modalità di accesso allo spazio

Spazio chiuso il 2 giugno 



MADE4ART

Spazio, comunicazione e servizi per l’arte e la cultura 

Via Ciovasso 17, 20121 Milano, Italia | Brera District

Fermate metropolitana Lanza, Cairoli,Montenapoleone

www.made4art.it, info@made4art.it,+39.02.23663618




lunedì 7 aprile 2025

Omaggio a Lora Lamm (1928-2025)

Si è spenta a Zurigo Lora Lamm (Arosa 11.01.1928- Zurigo, 23.03.2025), artista molto legata al Centro Culturale Chiasso, alla quale era stata dedicata una mostra antologica, dal titolo Lora Lamm. Grafica a Milano, 1953-1963, curata dalla stessa Lamm e dalla Direttrice Nicoletta Ossanna Cavadini e svoltasi al m.a.x. museo dal 25.05 al 21.07.2013, con una presentazione a Milano al Museo del Novecento e in Rinascente. 


Nel 2024 l'artista era simbolicamente tornata nelle sale del museo, nella mostra ARCHIVI GRAFICI: Franco Grignani, Lora Lamm, Giovanna Graf, Simonetta Ferrante, Heinz Waibl, Bruno Monguzzi, Orio Galli, Vito Noto, (18.05-22.09.2024). La produzione grafica di Lora Lamm ha contribuito a creare un nuovo modo di concepire la comunicazione pubblicitaria, soprattutto a partire dagli anni Cinquanta, nella Milano del Secondo dopoguerra. I suoi manifesti sono un vero e proprio esercizio di minimalismo lirico che mescola i giochi dell’infanzia con un profondo rigore e conferisce lievità e grazia alla pubblicità di grandi aziende. I soggetti ritratti da Lora Lamm sono soprattutto donne, che all’inizio degli anni Sessanta rappresentano la nuova figura di cliente emancipata, giovane e attiva nel mondo del lavoro. L’artista aveva una forte capacità comunicativa: i colori piacevoli e delicati e la particolare immediatezza del tratto sono accompagnati dalla semplicità delle forme disegnate a carattere figurativo e l’uso del collage fotografico dimostra una profonda conoscenza della tipografia. Per la sua capacità di saper creare uno stile d'impresa è stata insignita del prestigioso Gran Premio svizzero di design nel 2015. 

Nata ad Arosa, nel Canton Grigioni, Lora Lamm frequenta la rinomata scuola di grafica Kunstgewerbeschule di Zurigo e, dopo essersi diplomata e aver effettuato un’esperienza professionale in un’agenzia zurighese, nel 1953 si trasferisce a Milano, dove rimarrà fino al 1963. Qui svolge un breve periodo di lavoro nello studio Boggeri e alla Motta. Nell’autunno del 1954 conosce Max Huber – creatore della corporate identity de la Rinascente – il quale la presenta alla direzione dell’importante grande magazzino. Lora Lamm inizia così a lavorare nella primavera successiva presso l’Ufficio pubblicità de la Rinascente, situato al settimo piano della sede centrale in Piazza Duomo. 

A partire dal 1956 collabora con il fotografo svizzero Serge Libiszewski e con fotografi esterni, fra cui Aldo Ballo e Ugo Mulas, inserendo nella grafica pubblicitaria immagini in forma di collage. Di questi anni si ricordano le efficaci campagne pubblicitarie: estate mare, l’arredamento della casa, il giardino e il terrazzo, primavera, profumeria, apertura di stagione, i tessuti estivi, la grande fiera del bianco, il campeggio, moda nella scuola, moda uomo, la confezione donna, merceria, e sfilate estive, moda estate, moda autunno-inverno e le campagne per il Natale, la Pasqua, e i saldi o gli sconti che creano lo “stile Rinascente” fortemente riconoscibile e giocoso. Nello stesso periodo realizza le inserzioni pubblicitarie per la Rinascente sul Corriere della Sera e su altri quotidiani, e cura i cataloghi merceologici (anche con illustrazioni di Giovanna Graf). Nell’arco di pochi anni, Lora Lamm crea tutta la corporate pubblicitaria de la Rinascente, dai cataloghi ai manifesti, agli inviti, al mailing, al packaging in chiave moderna e innovativa. A partire dal 1958 il rapporto di lavoro con la Rinascente cambia perché Lamm assume il ruolo di “consulente permanente”, il che le permette di lavorare come freelance per altre ditte, come Pirelli, Elizabeth Arden Italia, il Consorzio Produttori Latte Milano, Niggi Profumiere, e altri. Da questo momento in poi firma i suoi manifesti e le campagne pubblicitarie che hanno segnato un’epoca e rimangono impressi nella memoria collettiva; si pensi in particolare a Pirelli per lo scooter, Pneumatici per biciclette o alla Borsa per l’acqua calda. 

La mostra a lei dedicata nel 2013 al m.a.x. museo si è inserita all’interno della programmazione del Centro Culturale Chiasso quell’anno interamente dedicata alle “donne nelle arti”. Al m.a.x. museo sono stati esposti una settantina di manifesti e un centinaio fra schizzi preparatori, biglietti di invito, carte da pacco (con lay-out ad acquerello), le veline e le fascette di cartone per incartare gli abiti delicati, le buste e pacchi per la spedizione. Presenti anche manifesti e oggettistica delle campagne Pirelli, nonché uno dei più famosi manifesti di Cynar. L’esposizione era accompagnata dal catalogo bilingue Lora Lamm. Grafica a Milano 1953-1963 / Graphic design in Milan 1953-1963 cura di Lora Lamm, Nicoletta Ossanna Cavadini (con saggi di Carlo Vinti e Mario Piazza, biografia a cura di Sabrina Cerea), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2013. Attualmente esaurito, sarà ripubblicato a luglio 2025. Nell'esposizione del 2024 Lora Lamm, a seguito di una donazione di importanti suoi manifesti, era stata inserita fra gli otto artisti le cui opere sono entrate a far parte della collezione degli archivi grafici del Centro Culturale Chiasso. Per questa mostra è stato pubblicato un mini catalogo. Alcune sue creazioni erano anche state prestate per una importante esposizione presso la Fondazione Ferragamo di Firenze nel 2023. Lora Lamm era sempre stata vicina al m.a.x. museo e aveva anche realizzato un meraviglioso augurio natalizio virtuale per la Newsletter nel 2020.  

Il Centro Culturale Chiasso rivolge un pensiero di profondo affetto e riconoscenza a questa astista il cui spirito di ricerca grafica rimarrà un riferimento fondamentale nei decenni a venire.

mercoledì 19 marzo 2025

Da Degas a Boldini. Uno sguardo sull'Impressionismo tra Francia e Italia

La Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni nell’ambito del tradizionale impegno volto alla promozione e alla valorizzazione dell’arte attraverso le “Grandi mostre”, presenta dal 16 aprile al 29 giugno 2025 a Palazzo Montani Leoni a Terni la mostra Da Degas a Boldini. Uno sguardo sull'Impressionismo tra Francia e Italia a cura di Anna Ciccarelli e Pierluigi Carofano. Un’ampia rassegna per celebrare l’impressionismo francese, ma anche e soprattutto la stagione impressionista in Italia, superati i 150 anni dalla prima mostra che ne ha sancito la nascita, il 15 aprile 1874 a Parigi.


Con 44 opere tra sculture, dipinti e scritti, provenienti da importanti Musei nazionali e internazionali, dalle Collezioni d’arte delle Fondazioni bancarie e degli Istituti di credito, la mostra di Terni intende celebrare prevalentemente gli artisti italiani che, dalla metà dell’Ottocento agli anni ’20 del Novecento, hanno dato lustro al nostro Paese e che non sempre sono stati adeguatamente onorati, in quanto la loro fama è stata oscurata dal successo dominante del movimento francese.

L’impressionismo, il più amato tra i movimenti artistici d’avanguardia della storia dell’arte moderna, si sviluppò a Parigi negli anni ’70 dell’Ottocento, destando comunque subito grande scalpore e interesse in tutta Europa. In Italia si sviluppò soprattutto grazie alle esperienze di Federico Zandomeneghi, Giuseppe De Nittis e dei Macchiaioli.

La situazione italiana è in questo periodo post-unitario difficile e lenta nello sviluppo della nuova corrente artistica francese. Per questo motivo molti pittori italiani furono affascinati dal nuovo stile e dall’apertura del pensiero parigino, in cui riscontrano una modernità introvabile nella loro patria. Nondimeno il lavoro di Macchiaioli, in contemporanea agli albori dell’impressionismo, è paragonabile nei metodi, nelle tematiche d’attualità e nello stile che persegue la luminosità naturale attraverso l’uso della macchia, e ne costituisce il movimento parallelo, con le dovute differenze di contesto sociale e di territorio.

Dopo la stagione di Boldini, Zandomeneghi e De Nittis, che potrebbero essere definiti “impressionisti franco-italiani” per le loro lunghe permanenze parigine, permane in Italia una tradizione tardo impressionista che si protrae nei primi tre-quattro decenni del Novecento, legata a Monet, a Renoir, a Cézanne, espressa nell’opera di pittori come Francesco Filippini, amico e compagno di ricerche artistiche di Monet, che si trasferirà a lungo a Parigi fin dal 1879 per divenire inizialmente il principale fondatore dell’impressionismo italiano, ma anche tra tutti Emilio Gola.

La mostra apre con uno dei capofila della scuola di Barbizon, Jean-Baptiste-Camille Corot e prosegue, soltanto per anticipare alcuni nomi, con Berthe Morisot, le cui tre opere qui esposte provengono direttamente dalla mostra appena chiusa a Torino e dal Musée FAMM, The Levett Collection di Mougins e Edgar Degas dalla GNAM di Roma. E poi ci sono Les Italiens de Paris, che vissero e furono attivi nella Parigi dell’ultimo quarto del XIX secolo, durante la cosiddetta Belle Époque, quando la capitale francese era il centro propulsore dell’arte a livello mondiale. Giuseppe De Nittis dallaFondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo; Vittorio Matteo Corcos dal Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno; Giovanni Boldini dalla BPM; Emilio Gola dalle Gallerie d’Italia; Federico Zandomeneghi e Antonio Mancini da importanti collezioni private. Non manca certamente la scultura: oltre ai due bronzi di Degas della GNAM, una bellissima opera in cera di Medardo Rosso, massimo rappresentante della scultura moderna italiana, grazie al prestito del MART di Rovereto.

Chiude la mostra un “omaggio agli impressionisti francesi” nelle opere di due grandi artisti contemporanei italiani, Mario Schifano e Tano Festa.


La Fondazione  Cassa di Risparmio di Terni e Narni presenta la mostra

Da Degas a Boldini - Uno sguardo sull'Impressionismo tra Francia e Italia

A cura di Anna Ciccarelli e Pierluigi Carofano

16 aprile - 29 giugno 2025

Terni, Palazzo Montani Leoni


Maria Chiara Salvanelli | Press Office & Communication

Maria Chiara Salvanelli | mariachiara@salvanelli.it - Cell + 39 3334580190

Maria Grazia Fantini | mariagrazia@salvanelli.it - Cell +39 3485444533

sabato 15 marzo 2025

La dama di Pulcinella e le altre storie

 


 Dall' 8 al 13 Aprile alla POCKET ART STUDIO

(via della Reginella 11, Roma)


"La dama di Pulcinella e le altre storie"


Mostra personale di Claudio Giulianelli 

(presidente di MEGA ART GALLERY)


 Vernissage 8 Aprile ore 17

venerdì 7 marzo 2025

KROMYA Art Gallery rende omaggio a Giuseppe Spagnulo

KROMYA Art Gallery rende omaggio a Giuseppe Spagnulo (Grottaglie, 1936 - Milano, 2016), uno dei più importanti scultori italiani della seconda metà del '900, capace di dare vita a opere potenti e dinamiche ispirate alla forza dei miti classici, reinterpretati attraverso un linguaggio contemporaneo.

L'esposizione Arcaico. Moderno. Futuro: Giuseppe Spagnulo, allestita dall'11 marzo al 20 giugno 2025 nella sede storica della Galleria a Lugano, sarà inaugurata martedì 11 marzo alle ore 18.30 alla presenza del curatore, Luca Massimo Barbero, e dei rappresentanti dell'Associazione Archivio Giuseppe Spagnulo, che ha collaborato alla realizzazione del progetto.


«Espressione di una 'distanza zero' tra pensiero e azione plastica. Dal pensare allo scolpire. L'opera di Giuseppe Spagnulo si plasma attraverso l'incontro tre la materia e il fuoco. Un vitale e complesso corpo a corpo con il metallo e l'argilla che consegna all'arte contemporanea questi materiali in origine inerti tutta la potenza di una esistenza antica quanto lo è il mito classico», scrive Luca Massimo Barbero.

La mostra si apre idealmente con una porzione del tavolo da lavoro dell'artista, generoso custode di un pensiero progettuale che nasce già come materia. Una superficie piana sulla quale si materializzano concretamente, attraverso la terracotta, le meditazioni scultoree di Spagnulo.

Il percorso espositivo comprende, inoltre, una ventina di opere - Carte, Ferri e Terre cotte - realizzate dal 1964 al 2013; lavori partecipi del medesimo istinto plastico attraverso cui l'artista ha indagato il mondo.

Le Carte, trattate attraverso la stesura di ossidi ferrosi, carbone e sabbie vulcaniche, non sono mai studi o bozzetti preparatori, bensì opere a sé stanti, a cui appartiene una vigorosa fisicità che le rende a tutti gli effetti un corpo plastico.

Nelle sculture in ferro, in particolare dagli anni Settanta, la materia viene esibita senza sovrastrutture e appare carne. Materia erotica, come è stata definita dalla critica, solcata da un gesto potente e drammatico che ricorda i tagli di Lucio Fontana.

L'argilla, conosciuta nel laboratorio di famiglia a Grottaglie e studiata a Faenza, interessa infine l'artista per la sua suscettibilità alle trasformazioni del fuoco, per il suo fendersi e lacerarsi, senza alcuna volontà di controllo totale.

«La mostra di Giuseppe Spagnulo - conclude Tecla Riva, direttrice di KROMYA Art Gallery Lugano - si colloca all'interno di un percorso che abbiamo costruito nel tempo, presentando artisti operanti sulla materia e sul gesto. Insieme al curatore Luca Massimo Barbero e ad Andrea Spagnulo, presidente dell'Associazione Archivio Giuseppe Spagnulo, abbiamo studiato un allestimento volto ad esaltare la monumentalità e l'intensità delle opere del Maestro, anche nella piccola dimensione, offrendo altresì la testimonianza di un'importante esperienza scultorea del secondo '900 italiano ed europeo, tra spiccata innovazione e rispetto della tradizione».

L'esposizione, realizzata con il sostengo di Helvetia, Kessel, Kommodities Partners Trading Investments, OLG Fine Art Logistic, Sense Immaterial Reality e SIGE Consulenza, è accompagnata da una monografia disponibile in Galleria con il saggio critico di Luca Massimo Barbero e la documentazione fotografica dele opere esposte.

KROMYA Art Gallery Lugano rimarrà aperta al pubblico nei seguenti giorni e orari: da martedì a venerdì ore 13.00-18.00, sabato su appuntamento, chiusura pasquale dal 19 al 27 aprile compresi; in data 19 marzo, 1 e 29 maggio, 9 e 19 giugno visite su appuntamento. (T. +41 919 227000, tecla@kromyartgallery.com). 

Ingresso gratuito. 

Per informazioni: www.kromyartgallery.com.


Evento segnalato da: CSArt di Chiara Serri, Via Emilia Santo Stefano 54, 42121 Reggio Emilia

mercoledì 5 marzo 2025

INCIDENDO / 2 alla Galleria Arianna Sartori di Mantova

La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella sala di via Ippolito Nievo 10, il prossimo Sabato 8 marzo alle ore 17.00, inaugura la rassegna “INCIDENDO / 2”. Alle pareti sarà possibile ammirare le incisioni di Mirta Caccaro, Antonia Campanella, Laura Di Fazio, Priscilla Ganassini, Roberta Giovannini, Danilo Montini, Claudio Olivotto, Paolo Perbellini, Alberto Serarcangeli, Marcello Trabucco.

Curata da Arianna Sartori, l’esposizione, che presenta quattro opere di ciascun Artista invitato, resterà aperta al pubblico fino al 20 marzo 2025 con orario: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, Domenica chiuso. 

Per informazioni: tel. 0376.324260, info@ariannasartori.eu



venerdì 28 febbraio 2025

Intelligenze emotive in mostra alla Galleria Civica di Trento

Sino a domenica 04 mag presso la Galleria Civica  di Trento sarà visibile la mostra Intelligenze emotive, curata da Lisa Maturi, Ginevra Perruggini, Giuseppe Scalia (Università di Trento - Officina Espositiva) con Swami Agosta, in  collaborazione con i dipartimenti di Lettere e Filosofia e di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento, Comune di Trento - Servizio Cultura, Turismo e Politiche giovanili con il coordinamento di Gabriele Lorenzoni e Denis Viva.


La mostra Intelligenze emotive esplora il tema dell’emotività come una forma di intelligenza sociale fondamentale per le relazioni umane. In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale è sempre più centrale e la società sembra spesso caratterizzata da indifferenza, l’intelligenza emotiva costituisce una risorsa imprescindibile per connetterci profondamente con gli altri.

Ispirata al testo pionieristico Emotional Intelligence dello psicologo Daniel Goleman, la mostra invita i visitatori a riflettere sull’importanza dell’empatia, intesa come capacità di leggere i sentimenti degli altri e di instaurare rapporti basati sulla comprensione reciproca.

Attraverso una selezione di opere d’arte realizzate dagli anni Novanta in poi e provenienti in larga parte dalle Collezioni del Mart, la mostra crea connessioni inedite e stimola letture trasversali, in un dialogo costante tra le pratiche artistiche contemporanee e le scienze psicologiche. L’esposizione include anche interventi site-specific di giovani artisti, insieme a prestiti provenienti dalle gallerie del territorio.

L'esposizione è il frutto di un progetto collaborativo che coinvolge gli studenti del corso di Laurea Magistrale in Beni Culturali dell’Università di Trento, nell’ambito del programma di Officina Espositiva. Intelligenze emotive è quindi una mostra-laboratorio curata in modo sperimentale dagli studenti Lisa Maturi, Ginevra Perruggini, Giuseppe Scalia, supportati da Swami Agosta, studente di Scienze Cognitive. Il gruppo ha condotto una ricerca empirica che si concretizza in una proposta culturale contemporanea. Il lavoro è stato coordinato da Denis Viva, professore di Storia dell’Arte contemporanea (UniTn) e da Gabriele Lorenzoni, curatore e responsabile della Galleria Civica di Trento (Mart).

L’indagine degli studenti è particolarmente attuale: l’epoca presente è caratterizzata da crescenti individualismi e dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale che inevitabilmente pone questioni etiche e sociali, oltre che tecnologiche.

Artisti in mostra: Silvia Argiolas, Cristian Avram, Gabriele Barbagallo, Matteo Basilé, Carlo Benvenuto, Giulio Boccardi, Giusi Campisi, Silvia Camporesi, Chuck Close, Giuliana Cunéaz, Arnold Mario Dall’O, Rä Di Martino, Olimpia Ferrari, Fischli & Weiss, Daniele Galliano, Paola Gandolfi, Silvia Giambrone, Giulia Iacolutti, Alex Katz, Misaki Kawai, Marco Lodola, Lucia Marcucci e Lamberto Pignotti, Eva Marisaldi, Zana Masombuka, Eliseo Mattiacci, Gisella Meo, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin, Tracey Moffatt, Angelo Demitri Morandini, Zanele Muholi, Gabriel Orozco, Nicola Pellegrini, Thomas Ruff, Michele Tajariol, Enzo Umbaca, Corrado Zeni.

Alla Galleria Civica, la mostra ambisce a proporre riflessioni individuali e collettive e a favorire la cittadinanza attiva attraverso un ricco programma di eventi outdoor organizzato in collaborazione con il Comune di Trento.